Hans Fitze

 

BIOGRAFIA di Hans Fitze 

Nasce a Zurigo il 20/7/1943 da una famiglia piccolo-borghese, ha 2 fratelli.

Sin dai primi anni di scuola viene notato il suo talento per il disegno ma, al termine del regolare corso di studi, comincia l’apprendistato come cuoco presso un noto ristorante di Zurigo.

Dopo essersi diplomato cuoco, lavora in famose località sciistiche sia in Svizzera che all’estero: il suo lavoro (diventa nel frattempo capo-cuoco) ed i suoi viaggi lo portano pressochè in tutta Europa, dall’Italia alla Svezia, in Marocco, in Israele ed infine negli Stati Uniti.

Gestisce poi, con uno zio, un noto ristorante sulle sponde del lago di Zurigo.

Tutto il tempo lasciato libero dall’attività lavorativa lo utilizza per disegnare e dipingere ed impara (da autodidatta) nuove tecniche intendendo migliorare come artista.

Ciò che più lo affascina è la gente e nei suoi quadri ne racconta le divertenti storie.

Per il cuoco pittore la prima opportunità di esporre in pubblico le proprie opere arriva nel 1977 dalla comunità di Uzwil seguita poi da:

1979 comune di Degersheim

1989 galleria Leuenberger a zurigo/Münstergasse

1990 galleria Kontrast a Wohlen/AG

galleria Stampa, Coira

1991 galleria An der Promenade a Davos

1992 galleria Flury a Bienna

1994 galleria New York a Brugg

1995 galleria Nivergelt a Zurigo/Oerlikon

1996 galleria Leuenberger a Zurigo/Münstergasse

Nel 1989 la pittura diventa una professione e la cucina si riduce ad hobby.

Col passare degli anni il nome di Hans Fitze diventa via via più conosciuto nell’ambiente dell arte, non solo in Svizzera ma anche in Germania, Svezia, in Italia e negli Stati Uniti.

Le sue litografie, che dipinge direttamente sulle vecchie pietre di una macchina costruita nel 1890, sita presso:

Atelier for Art Lithography

Fritz & Kunz

Gubelhang Strasse 7

CH 8050 Zurigo

Tel. 01-1-311 82 50

sono esposte in un contesto internazionale per la prima volta a Francoforte nel 1992.

Hans Fitze è conosciuto principalmente come pittore di litografie, ma attualmente anche i suoi quadri ad olio ed acrilici trovano sempre più amici e collezionisti.

Presentazione dell’opuscolo illustrato per la New York Gallery di Brugg – marzo 1995.

Il pittore dell’essere umano

L’aspetto fondamentale delle pitture sull’essere umano come forma d’arte è che esse devono essere assolutamente oneste e non abbandonare la loro realtà a favore di una patina lusinghiera. La vita, completamente come quotidianamente si sperimenta e si sopporta, è un contenitore

dove confluiscono supreme estasi e profonde disperazioni che si stemperano finchè diviene visibile l’eterno messaggio della Creazione, metamorfosi che attraversa tutte le culture e tutti i livelli delle

arti figurative.

I quadri di Hans Fitze raccontano delle persone che ha incontrano e, consapevolmente o meno, riflettono la somma delle loro vite nei gesti, nei volti nell’aspetto.

Hans Fitze osserva le persone, vive con loro e poi le dipinge ‘”a memoria” nel suo laboratorio con l’ausilio della sua enorme passione e della sua capacità di creazione: ciò significa, anche, desiderio di comprensione per coloro che vivono nell’ombra, nella convinzione che anche coloro che sono ai margini della società hanno lo stesso diritto di vivere con dignità di coloro che sono ”arrivati’.

Questa capacità di esprimere un’opinione senza giudicare gli viene dalla sua vita: per molti anni Hans Fitze e stato cuoco in un ristorante sul lago di Zurigo e, grazie alla sua professione, e venuto a contatto con persone di tutti i generi, ed infatti il suo grande interesse per le persone trae origine da quel periodo. In seguito, quando ha abbandonato quell’attività per dedicarsi completamente alla pittura, cercava un laboratorio in Zurigo, città dove è cresciuto, e poiché doveva essere poco costoso lo ha trovato, per ovvie ragioni, in una zona “”popolare” venendo inevitabilmente in contatto con persone che vivevano ai margini della società.

Ha potuto così vedere nei suoi vicini, la sofferenza delle donne, la tristezza della miseria ed il desiderio degli anziani per un po’ di calore umano, e si è rivolto ai colori di questa vita il grigio-acciaio dell’isolamento in un mondo indifferente ed il duro rosso dell’assuefazione a discutibili piaceri, sì, che tutti i dipinti sono pervasi da un’aura di immane bellezza, un sorriso appena accennato che può irrompere in una banale realtà in un momento.

Mai Hans Fitze ha dimenticato la commedia nascosta sulla scena della quotidianità, che è il motivo per cui dipinge quadri che si avvicinano molto alle caricature: la sua intelligente interpretazione delle situazioni lo rende capace di criticare senza offendere, come risultato della tendenza ad avvicinarsi al mondo con humor.

Da ciò, basta un passo per interpretare liricamente una scena: i suoi musicisti, simbolo che predilige, vivono in una luce in cui la melodia trasporta le emozioni dove forme e colori sono secondari.

Hans Fitze, attualmente, lavora in un nuovo ambiente che gli fornisce nuove ispirazioni.

Sapendo che, dopo aver visto molto del grande mondo all’esterno e del piccolo mondo casalingo, ha periodicamente bisogno di un cambiamento per scoprire nuove cose.

Hans Fitze ha dipinto solo pochi paesaggi, quasi tutti del lago di Zurigo che, nella sua luce morbida, lo affascina particolarmente.

Questa ariosità argentea fluisce in tutti i suoi lavori: non dipinge mai fino al bordo della tela si da lasciare il soggetto stemperarsi e libero di respirare al di qua della cornice.

Hans Fitze, un maestro nel disegno, per il quale i lavori manuali sono ancora importanti, dipinge con acquerelli trasparenti e con pittura acrilica, cercando una via verso l’arte astratta dalla quale si sente sempre più attratto.

E’anche un ottimo litografo e a volte aggiunge vita ad un dipinto con un collage.

”Voglio dipingere la vita e le esperienze” dice, e parte per un lungo viaggio.

 

 

BIOGRAFIA   de Hans Fitze 

 

Nace en Zurich el 20/07/1943 de una familia pequeño-burguesa; tiene dos hermanos.

Desde los primeros años de escuela se hace notar por su habilidad para el dibujo, pero, al finalizar el curso regular de estudios, comienza a aprender como cocinero en un conocido restaurante de Zurich.

Luego del diploma como cocinero, trabaja en famosas localidades de esquìs ya en Suiza ya en el exterior: su trabajo ( entretando llega a ser cocinero-jefe ) y sus viajes le llevan casi por toda Europa, desde Italia a Suecia, a Marruecos, a Israel y por fin a Estados Unidos.

Dirige luego, con un tìo suyo, un conocido restauranrte  a orillas de lago de Zurich.

Todo el tiempo dejado libre por su actividad de trabajo, lo utiliza para dibujar y para pintar y –  en acalidad de autodidacta – aprende tècnicas nuevas con la intenciòn de mejorarse como artista.

Lo que màs le fascina es la gente y en sus cuadros cuenta las historias divertidas de sus personajes.

Para el cocinero pintor la primera oportunidad de exponer al pùblico sus obras llega en 1977, de parte de la comunidad de Uzwil, seguida luego por:

1979 Ayuntamiento de Degersheim

1989 galerìa de Leuenberger en Zurich/Munstergasse

1990 galerìa Kontrast en Wolhen/AG

galerìa  Stampa en Coimbra

1991 galerìa An der Promenade en Davos

1992 galerìa Flury en Bienna

1994 galerìa New York  en Brugg

1995 galerìa Nivergelt en Zurich/Oerlikon

1996 Leuenberg en Zurich/Munstergasse.

 

En 1989 la pintura llega a ser una profesiòn y la cocina se reduce a hobby. Con el pasar de los años el nombre de Hans Fitzellega a ser siempre màs conocido en los ambientes del arte, no sòlo en Suiza, sino tambièn en Alemania, Suecia, Italia y en los Estados Unidos.

Sus litografìas, que èl pinta directamente sobre las viejas piedras de una màquina construida en 1890,(que se encuentra en el Atelier for Art Litografy – Fritz et Kunz – Gubelhang Strasse 7 – CH 8050 Zurich  Tfno. 01-1-311 82 50 ), son expuestas en un contexto internacional por primera vez en Frankfurt en l992.

Hans Fitze es conocido sobretodo como pintor de litografìas, pero actualmente tambièn sus cuadros a oleo y acrìlicos, encuentran siempre màs amigos y coleccionistas.

 

Presentaciòm del folleto ilustrado para la New York Gallery de Brugg – marzo 1995.

El pintor del ser humano.

El aspecto fundamental de las pinturas sobre el ser humano como forma de arte es que las mismas tienen que ser absolutamente honestas y no abandonar  su realidad por una apariencia seductora.

La vida, completamente como la experimentamos y sufrimos todos los dìas, es un contenedor adonde confluyen  èxtasis supremas y desesperaciones profundas que se van perdiendo  hasta cuando se hace visible el mensaje eterno de la Creaciòn, metamòrfosis que atraviesa todas las culturas y todos los niveles de los artes figurativos.

Los cuadros de Hans Fitze describen las personas que èl ha enconrtado y que, conscientemente o no, reflejan la suma de sus vidas en los gestos, en las caras , en el aspecto.-

Hans Fitze observa a las personas, vive con ellas y luego las pinta ” de memoria” en su taller con el auxilio de su enorme pasiòn y de su capacidad de creaciòn: esto significa tambièn deseo de comprensiòn para aquellos que viven en la sombra, con el convencimiento que tambièn ellos que estàn al margen de la sociedad tienen el mismo derecho de vivir con dignidad de aquellos que “han  subido”

 

Esta capacidad de expresar una opinòn sin juzgar, le viene de su vida. Por muchos años Hans Fitze ha sido cocinero en un restaurante junto al lago de Zurich y, gracias a su profesiòn, ha tomado contacto con personas de todo gènero, y en efecto su grande interès por las personas, se origina  en ese periodo. Màs adelante, cuando habìa abandonado esa actividad para dedicarse completamente a la pintura, Fitze buscaba un taller en Zurich, ciudad donde habìa crecido. Y, come debìa se barato, lo ha encontrado por  òbvios motivos, en una zona “popular”,  y asì vino en contacto con personas que viven al margen de la sociedad.

De esta manera ha podido ver en sus vecinos, el sufrimiento de las mujeres, la tristeza de la miseria y el deseo de los ancianos por un poco de calor humano, y  ha escogido los colores de esta vida: el gris-acero del aislamiento en un mundo indiferente y el duro rojo del acostumbrase a placeres discutibles; de esta manera  todas sus pinturas estàn llenas de una tonalidad  de inmensa belleza, una sonrisa  apenas esbozada  que en un momento  puede invadir una banal realidad.

Nunca Hans Fitze ha olvidado la comedia escondida bajo la escena de cotidianidad, que es el motivo por lo que pinta cuadros que mucho se acercan a las caricaturas: su inteligente interpretaciòn  de las situaciones le da la capacidad de criticar sin ofender, como resultado de su tendecia de acercarse al mundo con humor.

A partir de eso, basta un paso para interpretar  lìricamente una escena, sus mùsicos: sìmbolo que èl predilige, viven en una luz en la cual la melodìa transporta las emociones, donde formas y colore son secundarios.

Sabiendo que, despuès de haber observado  mucho del grande mundo del exterior y del pequeño mundo de cada casa, tiene periodicamente necesidad de un cambio para descubrir nuevas cosas.

Hans Fitze ha pitado solamente pocos paisajes, casi todos del lago de Zurich que, en su luz suave, le fascina particularmente.

Esta luz plateada fluye en todos sus trabajos; no pinta nunca hasta el borde la tela, como para dejar el sujeto que se diluya y libre de respirar antes del margen del marco.

Hans Fitze, maestro del dibujo, para el cual los trabajos manuales todavìa son importantes, pinta aùn con acuarelas transparentes y con pintura acrìlica, buscando un camino hacia el arte abstracto por el cual se siente atraido siempre màs.

Es tambièn un òptimo litògrafo, y a veces, añade vida a una pintura con un collage.

 

“Quiero pintar la vida y las experiencias” dice, y sale para un largo viaje.

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